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IL FANCIULLO E LA FARFALLA

La storia che racconto ha una memoria

che si perde nel tempo del domani

e parla di un fanciullo fortunato

e di una farfallina colorata.

Un giorno si incontrarono su un prato

ed il prodigio fu che il fanciulletto

capiva le parole fioche fioche

della piccola e tenera farfalla.

Ed il piccino allor le raccontò

le pene del suo viver quotidiano:

la madre che non gli parlava spesso ,

il padre troppo rigido e severo,

gli amici pochi invero e un poco sciocchi

e la fanciulla bionda della scuola

che tanto lui ammirava ma che invece

non lo degnava della sua attenzione.

La piccola farfalla vagabonda

lo rimirava e lo trovava strano,

questo fanciullo ancor così vivace

le metteva tristezza e la sua vita,

che pure era all’inizio, già sembrava

segnata a diventare un solo affanno.

Poi il giovane le chiese:” e tu farfalla?

Com’è la vita tua tra i fiori e l’erba?”

Lei ci pensò un istante un po’ confusa

‘che in verità non avea mai pensato,

né tanto meno aveva riflettuto

su una cosa sì magica e infinita.

Alla fin fine disse: “sono viva”

e tutto era già chiaro in due parole.

Poi si voltò a guardare un fiorellino,

non seppe più resistere al richiamo

e non più triste e certo non confusa

volò verso quel fiore delicato.

Restò muto il fanciullo a rimirarla

e in un istante tutto prese forma.

A nulla serve arrovellar la mente

e la tristezza sol da lì deriva.

“Io sono viva” disse la farfalla

e questa è la segreta comprensione

del moto vero che vive il presente

in esso ritrovando la ricchezza

dell’Infinito vivo in un istante.

 

ELIAN* 17/8/2012

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COME SOLE IN PIENA ESTATE

EPIOLITIR* Feb. 2015

Tanti sorrisi e tante aspettative

la vita serba all'uomo dall'inizio,

e da bimbi piccini saltellanti

diventate poi adulti disillusi,

negato ogni balocco oppure preso,

comunque presto il sorriso svanisce.

Così la sorte dell'umanità

sembra determinata dalle voglie,

dai desideri di un possesso strano

per sé soltanto e per i propri cari.

Eppur gli affetti passano veloci

e cambiano anche i gusti e i desideri,

affievolisce l'entusiasmo il tempo

fino a trovarsi vecchi e abbandonati

ad una inevitabile caduta,

definitiva come biglia in buca.

E voi che vi osservate da bambini

riconoscete gli stessi entusiasmi,

passioni momentanee e sogni vari,

sempre delusi da un mondo che prende

e che non sapevate essere triste,

cattivo e sì cangiante da portarvi

sogni delusi e fatiche sprecate.

E tante volte vi siete fidati

di affetti, amori ed amicizie forti,

così forti e totali da cambiarvi,

lasciandovi pur molte tracce e storie

tutte finite poi, svilite e mute.

Eppure come Sole in piena estate

(voi allievi) siete stati rapiti dall'incanto,

da Qualcosa in cui metter la passione,

la forza e l'entusiasmo di un progetto,

di un desiderio o di un sogno lontano

da sempre avuto e ora ritrovato

come l'unico degno della vita.

 

ELIAZAR 6/01/15

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COSTANTEMENTE

Costantemente cerca il risultato,

vibrante il tuo sentire cerchi aiuto

dove la luce brilla e nella mente

non viene dato spazio al nuovo agire.

Non rinunciare a cio’ che il cuore sente

e dona al Seme forza ed entusiasmo,

vivi coraggio ed offri al Cielo* sempre

lo spazio per mostrare il tuo cammino.

Non lasciare che nulla sia intentato,

vinci sulla pigrizia e l’ignoranza

ma soprattutto vivi la speranza

di vincere su quello che ti nuoce

portando un risultato piu’ concreto

cosi’ come ti chiede il Superiore*.

Sia tua compagna eterna l’armonia,

l’eleganza del gesto e la poesia,

vivi raccolto nell’abbraccio grande

del Superiore* nella Vita vera

ed offri a Lui* il respiro in ogni istante

sentendo il Soffio Suo* costantemente.

 

ELESTASIR 9/03/2012

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“IL CAMMINO

DEI RE”

Nella scuola di

evoluzione e risveglio

- KALERARAM -

 

Non c'è ragione umana che comprenda

la grazia di infinito che si espande;

non c'è motivo per l'umano pigro

di arrendersi ad un vero Superiore*.

Eppur l'amor genera nel cuore

quel vuoto dell'attesa verso il Grande*,

quella necessità più autoritaria

che spinge l'uomo sempre alla ricerca

di un moto evolutivo che risolva

questo amore profondo che crea “il vuoto”.

Nella ragione di mente pensiero

si accumulano strutture deleterie

e solo chi le annienta e cerca bene

ritrova quel tesoro custodito

di una umanità viva che si espande

al di là della mente intelligente.

E allora, a chi si accosta al “cammino dei re”,

a chi si accosta al principio dell' ”uno contro i molti”,

a chi si accosta alla realtà diversa da illusione,

a chi si accosta alla vitalità

contro una storia di sonno, morte e perdita del sé,

a costui è richiesta,(perchè concessa),

quell'evoluzione che porta a riscoprire

il fare desto del corpo,

il principio del “Seme” più profondo,

la sottile realtà dei”centri vitali”,

la forza che risale dalle segrete profondità dell'essere.

E allora davvero chi sente la spinta

a una ricerca necessaria e vera

può solcare la storia solitaria

del lavoro che vive in questa scuola

nel misterioso percorso che il Maestro

ha gradito definire “il cammino dei re”.

Chi da curioso si accosta e non vede

se ne andrà via più inconcludente di prima;

ma chi per caso scorge in un istante

la verità superiore manifesta,

allora sconvolgerà il suo pigro andare

che lo ha impedito fino a quel momento

e, pieno di stupore, vivrà un cammino di liberazione

in nome di un contatto ritrovato.

La via del bene e del certo risveglio,

la via di Luce e di infinita evoluzione,

la via suprema nuova e straordinaria,

é questo che vi porta l'autentico Maestro.

Fortunato, perciò, chi incontra tale Maestro

e in Lui il Suo Signore*;

più fortunato chi lo riconosce

come dimora del Suo Signore*;

ma immensamente fortunato chi riesce a mantenersi...

 

 

ELIAZAR * 25/10/11

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